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Salviati, Giuseppe Porta.

Pittore italiano. Entrato nel 1535 nella bottega di Francesco Salviati, del quale in seguito assunse il cognome, nel 1539 si trasferì, col maestro, da Roma a Venezia dove si stabilì definitivamente. Ottenne un notevole successo come decoratore di facciate di ville e palazzi: eseguì decorazioni plastiche, “grottesche”, e affreschi di soggetto mitologico, storico o allegorico. Dipinse anche numerose pale d'altare che, essendo andate perdute tutte le opere di decorazione, rappresentano l'unico documento delle sue scelte stilistiche. In esse appare evidente la sua formazione romana per la costante ripresa dei temi e dei motivi del Manierismo tosco-romano, filtrati attraverso l'assunzione di valori coloristici e luministici di scuola veneta, tratti dallo studio delle opere di Veronese, di Tintoretto e di Tiziano. Le chiese veneziane di Santa Maria della Salute, di Santa Maria del Giglio, di San Paolo, dei Frari, di San Francesco della Vigna e di San Zaccaria, oltre alla biblioteca Marciana, conservano la maggior parte delle sue opere (Castelnuovo di Garfagnana, Lucca 1520 circa - Venezia 1575).